13 febbraio 2014

Lotta dichiarata contro le malattie del cervello

Le malattie neurodegenerative, come Sclerosi Laterale Amiotrofica, Sclerosi Multipla, Parkinson, Alzheimer e altre demenze, possono essere devastanti sia per i pazienti sia per i loro famigliari. 

Per questo è aperta la lotta alle malattie del cervello.
Innanzitutto, il parlamento europeo ha proclamato il 2014 l’Anno europeo del Cervello. Inoltre, a Barcellona si terrà il summit Brai.ns, per parlare degli ultimi sviluppi della ricerca scientifica e delle strategie migliori da adottare per combattere le malattie neurodegenerative.

Immagine da ANSA.It

Perché è importante questa lotta alle malattie del cervello?
Le malattie neurodegenerative comportano dei costi sociali ed economici notevoli. Ogni anno per le malattie del cervello si spendono a livello europeo 798 miliardi di euro, di cui circa il 40% è legato ai costi indiretti che gravano sulle famiglie dei malati.

17 gennaio 2014

Vita da tirocinante in laboratorio

Cosa significa fare il tirocinio? Nel laboratorio di Brainew vuol dire crescita professionale.

Io (Elena) e Giovanni siamo due dei tirocinanti del laboratorio. Non portiamo il caffè ai capi, né rimaniamo in un angolino a guardare cosa fanno gli altri. Come gli altri tirocinanti, aiutiamo i ricercatori e i dottorandi assistendoli durante gli esperimenti e nell'analisi dei dati.

A proposito di analisi di dati, io e Giovanni stiamo facendo proprio questo, sotto la supervisione di Pierpaolo Busan, nostro capo e maestro. Il nostro compito è di valutare le tracce dell'Elettromiografia delle mani di pazienti con il Parkinson, su cui è stata applicata la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS).

23 dicembre 2013

Caro Babbo Natale, vorrei studenti Post Doc e più fondi per la ricerca

Che cosa vorresti per Natale? Così ho iniziato la mia chiacchierata con Pierpaolo Busan, mentre andavamo in pausa pranzo dopo una mattinata in laboratorio.

Cosa vorresti come regalo da Babbo Natale, Pierpaolo?


Per Natale vorrei collaborazioni con studenti Post Doc e con altri laboratori di ricerca, per potermi confrontare con persone qualificate sul disegno sperimentale, sulle tecniche, sugli strumenti scientifici, e poter così migliorare la mia ricerca.
Ammetto che per Natale mi piacerebbe anche ottenere qualche fondo in più, per finanziare i nostri progetti.



Raccontami qualcosa di te


Mi sono laureato con lode in Psicologia all'Università di Trieste, dove ho anche conseguito il Dottorato in Neuroscienze. Ora sono assegnista di ricerca sempre all'Università di Trieste, e nel frattempo sto frequentando la Scuola di Specializzazione di Neuropsicologia.
Non smetto mai di studiare!

4 dicembre 2013

Come comunicare con un malato di SLA? Dalla Brain Computer Interface P300 all'integrazione con PolyMorph

La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) è una malattia che porta progressivamente alla paralisi. I malati di SLA, soprattutto nello stadio avanzato della patologia, diventano prigionieri del proprio corpo (locked in) e non sono più capaci di comunicare con i propri cari, nemmeno di sorridere.

Comunicare è importante, sia per i malati di SLA sia per i loro familiari. Per questo in laboratorio ci siamo chiesti: come possiamo aiutarli?


28 novembre 2013

Parkinson Neuroterapia: la riabilitazione per il Parkinson incontra la Brain Computer Interface

Come curare il Parkinson? A questa domanda non c'è ancora una risposta. La malattia di Parkinson è molto complessa, perciò la strada verso la cura è ancora molto lunga. 

Nell'attesa, perché non migliorare le condizioni di vita dei Parkinsoniani?
Questi pazienti hanno difficoltà ad eseguire le azioni motorie, perciò trarrebbero vantaggio da una riabilitazione che migliori le loro funzioni cognitive, come la pianificazione del movimento. Per questo motivo è nato il nostro progetto di Parkinson neuroterapia, in collaborazione con Paolo Scoppola. 

La Parkinson neuroterapia si basa sulla componente di neurofeedback della Brain Computer Interface (BCI). 

Il paziente deve immaginare di compiere un'azione, come prendere un bicchiere o camminare, per farla compiere ad un avatar mostrato nel computer. Mentre il soggetto immagina il movimento, i suoi segnali cerebrali vengono registrati dalla cuffia elettroencefalografica e comunicati al computer. In questo modo, ogni volta che il paziente immagina il movimento il suo avatar compie l'azione

Questa terapia stimola le aree del cervello associate con la pianificazione del movimento e la memoria di lavoro, che coinvolgiamo ogni volta che vogliamo compiere un'azione. 

Lo scopo della Parkinson neuroterapia è aiutare le persone affette da Parkinson, riducendo le loro difficoltà a compiere un movimento, stimolando le loro funzioni cognitive, migliorando la qualità della loro vita.